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Data Agosto 2022

Il caso dei cartelloni pubblicitari etichettati come no-vax

 

Dati ufficiali di Eudravigilance messi in dubbio da alcune testate giornalistiche nella provincia di Brescia e catalogati come no-vax.

È di questi giorni la notizia ad opera di alcune testate giornalistiche della provincia Bresciana che sembrerebbe abbiano preso di mira alcuni cartelloni pubblicitari affissi con la dicitura:

"Ci dicono che il vaccino covid-19 è sicuro. Solo in Europa risultano 4.279.200 reazioni avverse e 44.348 morti. Fonte: Dati Eudravigilance al 7 maggio 2022".

Dati ufficiali di Eudravigilance riportati dai cartelloni pubblicitariI cartelloni in questione, con tanto di dati ufficiali di Eudravigilance, sono stati messi in dubbio in modo grossolano con motivazioni non sostenibili ed inoltre etichettati come no-vax. Non è chiaro come una semplice domanda, se il vaccino sia o meno sicuro, con tanto di dati ufficiali riportati, possa bastare per essere etichettati come no-vax e possa innescare una simile reazione da parte della stampa. Sembrerebbe più verosimile che il porsi domande e/o avere dubbi, non conformandosi alla narrativa imposta, non sia gradito, venendo meno così anche la libertà di pensiero. Questo atteggiamento non può essere assolutamente tollerato in una società democratica, dove ogni individuo ha il sacrosanto diritto di avere la propria opinione e comunque di sollevare domande o dubbi su un determinato argomento.
Visto che i dati di Eudravigilance sono stati messi in dubbio, siamo andati a fare una ricerca online e siamo approdati nel sito dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), dove è presente una sezione dedicata proprio ad Eudravigilance e dove viene spiegato come opera, nella condivisione dei dati raccolti. Questo a sottolineare che Eudravigilance non possa essere considerata una banca dati di poco conto se è presente anche nel sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

Nel sito dell'AIFA possiamo leggere testuali parole:

“Tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse raccolte nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) sono regolarmente inviate a Eudravigilance e viceversa, ovvero da Eudravigilance alla RNF, relativamente alle sole segnalazioni italiane che non rientrano nell'ambito della sperimentazione clinica.

Da Eudravigilance tutte le segnalazioni sono poi trasmesse anche al database mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Vigibase, quindi sostanzialmente dopo poco tempo da quando la segnalazione è stata effettuata essa diventa disponibile per tutte le autorità regolatorie internazionali competenti in materia di farmacovigilanza.”

FATE ATTENZIONE:

Quindi, secondo quanto scritto nel sito dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), i dati raccolti da Eudravigilance in merito alle segnalazioni avverse e decessi, vengono condivisi e confrontati con quelli dell'RNF (Rete Nazionale di Farmacovigilanza) e poi trasmessi anche all'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Davanti a tale spiegazione, non è chiaro come possa essere sminuito l'operato di Eudravigilance. Al contrario, sembrerebbe proprio giocare un ruolo fondamentale nel tenere aggiornati i dati che riguardano reazioni avverse e decessi. Sarei propenso nel consigliare a certi giornalisti, di verificare ed informarsi prima di spendere parole poco chiare e fuorvianti sull'operato di un ente come Eudravigilance.

Di seguito link al sito dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) con le spiegazioni riportate poco sopra e subito dopo pubblichiamo anche screen del sito (nel caso ci fossero aggiornamenti e/o modiche future)

https://www.aifa.gov.it/sistema-europeo-eudravigilance

Sito dell'AIFA che riporta la spiegazione di come opera Eudravigilance

Eudravigilance
Dati di reazioni avverse vaccini covid-19

Eudravigilance - Dati di reazioni avverse vaccini covid-19Tra l’altro, se i cartelloni riportanti dati ufficiali di Eudravigilance sono stati etichettati come no-vax, significherebbe che anche Eudravigilance sia no-vax e di conseguenza anche l’AIFA, l'RNF e l’OMS? Non è proprio chiaro come possa essere stata partorita questa notizia. Una continua caccia alle streghe.

 

Ricordiamo alcune delle menti illustri, munite delle giuste competenze, che hanno espresso non pochi dubbi in merito alla campagna vaccinale. Ne citiamo solo alcuni:

- Dott. Robert Malone - (Biochimico) – È stato tra gli inventori della tecnologia mRNA. Ha dichiarato: "Il governo non è trasparente su quali siano i reali rischi nel sottoporre al trattamento vaccinale i più giovani ed i bambini..." Leggi l'articolo

- Dott. Massimo Citro - (Dottore in Medicina e Chirurgia) - Ha mosso forti dubbi fin da subito dichiarando che avviare una campagna vaccinale nel culmine della pandemia, avrebbe generato varianti del virus. E così è stato. Ma logicamente non è stato ascoltato. Leggi anche: Relazione per il Senato della Repubblica

- Dott. Luc Montagnier - (biologo e virologo francese, Premio Nobel) - Ha espresso seri dubbi sulla provenienza del virus covid-19, ipotizzando che potesse essere stato ingenierizzato dall’uomo e che la sua virulenza sarebbe diminuita progressivamente in modo naturale anche senza avviare la campagna vaccinale di massa.

- Dott. Giuseppe De Donno - (Ex Primario di Pneumologia dell'Ospedale Carlo Poma di Mantova) – Ha curato decine e decine di pazienti malati di covid-19 con le trasfusioni di plasma iperimmune. Risulterebbe che tutti i pazienti che si sono sottoposti al trattamento siano guariti.

- Dott.ssa Antonietta M. Gatti - Dottore in Fisica Sperimentale presso l'Università di Bologna, Dottorato di Ricerca in Tecnologie Biomediche (Bioengeneering) presso la Facoltà di Medicina Università degli Studi di Bologna.

- Dott. Stefano Montanari - Laureato in Farmacia presso l’Università di Modena con una tesi di Microchimica.

E poi ancora:

- Dott.ssa Loretta Bolgan
- Dott.ssa Barbara Balanzoni
- Dott. Stefano Manera
- Dott. Mariano Amici
- Dott.ssa Silvana De Mari
- Dott. Giovanni Frajese
- Dott. Didier Raoult
- Prof. Paolo Bellavite
- Dott. Alessandro Meluzzi
- Dott. Domenico Biscardi
- Dott.ssa Erminia Ferrari
- Dott. Maria Rita Gismondo
- Dott. Jean Paul Vanoli

 

Considerazioni finali:

É assolutamente lecito porsi la domanda se una dose di questo siero possa o meno far del male, senza dover essere per forza di cose etichettato come no-vax. É proprio questo il punto, chi non segue la narrativa di regime imposta con terrore e restrizioni, chi non si adegua, chi si pone delle domande, chi ha dei dubbi, viene catalogato immancabilmente come no-vax. Per riuscire in questa impresa megalitica di vaccinazione di massa si è passati alle più meschine tecniche intimidatorie, etichettando la gente come "untori", privando padri di famiglia del proprio diritto di accedere nel posto di lavoro, radiando operatori sanitari, facendo violenza psicologica sui nostri figli e nipoti e ultimo ma non meno importante, i nostri cari, lasciati a morire da soli in ospedale, senza che ci venisse permesso di vederli. In questi ultimi due anni molte attività commerciali si sono viste costrette a chiudere causa restrizioni imposte, molti hanno perso il posto di lavoro ma per alcuni è tutto normale perché a detta loro "stanno operando per il bene superiore" ma intanto non si pongono il problema di calpestare tutti i diritti dell'uomo.

Qualcuno crede che il popolo italiano sia composto da pecoroni idioti non in grado di fare un ragionamento logico. Ormai e purtroppo, abbiamo tutti riscontrato tra parenti ed amici malori e reazioni avverse, a volte anche gravi, ma questi personaggi continuano imperterriti con il loro teatrino non curanti che la narrativa di regime si sta lentamente sgretolando sotto i loro piedi e molto presto saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.

In pace, amore, onore, trasparenza ed integrità.

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